venerdì 16 luglio 2010

Un registro anti-telemarketing


Riporto un articolo da Repubblica.it:

Un registro anti-telemarketing
stop a telefonate indesiderate


Tra 90 giorni arriverà un'arma per evitare di ricevere alle telefonate pubblicitarie: si chiama "registro pubblico delle opposizioni", appena approvato con decreto del presidente della Repubblica 1, circa due mesi in ritardo rispetto al previsto 2. Alcuni esperti e addetti ai lavori (tra cui il Garante della Privacy) dubitano che il registro risolverà il problema che assilla milioni di italiani, alle prese con agenzie di telemarketing invadenti e insistenti (e in certi casi pure truffaldine, perché attivano servizi non richiesti). Val la pena però provarci: non a caso l'iscrizione al registro sarà gratis. In sostanza, l'utente potrà iscrivere il proprio numero, al registro, tramite e-mail, modulo via internet, telefonata al numero verde o raccomandata (solo in quest'ultimo caso si paga: le normali spese postali). Quel numero non potrà più essere chiamato a scopi pubblicitari o per vendere prodotti.



Gli indirizzi dove potersi iscrivere devono essere ancora pubblicati. Non è ancora chiaro, inoltre, chi dovrà gestire il registro. Si sa solo che sarà un soggetto terzo rispetto al ministero dello Sviluppo Economico (che ha emanato il decreto). "Un'ipotesi è che a gestirlo sia un consorzio di operatori e di associazioni dei consumatori", dice Guido Scorza, avvocato massimo esperto di diritto e privacy.

Certo è che questa novità pone fine a due anni di Far West, durante il quale il governo, con il decreto "mille proroghe", ha permesso alle aziende di telefonare agli utenti anche senza il loro consenso. La situazione era tale che a gennaio la Commissione Europea ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per violazione delle norme comunitarie sulla privacy.

Il registro almeno darà agli utenti, fra tre mesi, un modo per opporsi alle telefonate. Resta da vedere quanto sarà efficace. Aduc critica, tra le altre cose, le tempistiche poco certe nel decreto 3, laddove si legge che l'iscrizione al registro avverrà "nel più breve tempo possibile" dal momento della richiesta dell'utente. Aduc lamenta anche che il decreto autorizzi le chiamate indesiderate fino a due mesi dopo la nascita del registro.

"È dubbio anche il potere deterrente delle sanzioni, indicate nel codice della privacy, per le aziende che telefonano a numeri iscritti nel registro", aggiunge Scorza. Sono cifre che normalmente vanno da diecimila a 120mila euro, triplicabili in base alle condizioni economiche del contravventore. Infine, il registro non può niente se l'utente distratto autorizza le telefonate pubblicitarie su contratti dove per esempio gli viene attivata una sim o una carta fedeltà. "In questo caso, anche se l'utente si è iscritto al registro, riceverà comunque le telefonate. È uno dei limiti del decreto", dice Scorza. Sono tutti motivi che hanno spinto il Garante della Privacy a criticare il registro, durante la recente relazione annuale al Parlamento 4.

(12 luglio 2010)

di ALESSANDRO LONGO

FONTE: Repubblica.it

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