venerdì 25 dicembre 2009

Paolo Borsellino. L'intervista nascosta.





Borsellino le verità nascoste

L intervista scomparsa di Paolo Borsellino, che Il Fatto distribuisce in edicola da venerdì (18 dicembre), è un documento eccezionale e assolutamente inedito. E la versione integrale, filmata, del lungo colloquio fra il giudice antimafia, allepoca procuratore aggiunto a Palermo, e i giornalisti francesi di Canal Plus, Fabrizio Calvi e Jean Pierre Moscardo, nella sua casa di Palermo, il 21 maggio 1992: due giorni prima della strage di Capaci e 59 giorni prima di via DAmelio. I due reporter stanno girando un film sulla mafia in Europa. I due intervistano agenti segreti, mafiosi pentiti e non, magistrati, avvocati. Ottengono il permesso di seguire leurodeputato andreottiano Salvo Lima nei suoi viaggi dalla Sicilia al Parlamento europeo. Almeno finché,nel marzo 92, Lima viene assassinato. Intanto Calvi e Moscardo si sono imbattuti nella figura di Vittorio Mangano, il mafioso che aveva prestato servizio come fattore nella villa di Berlusconi ad Arcore fra il 1974 e il 1976, assunto da Marcello DellUtri. Così abbandonano il reportage che doveva ruotare attorno a Lima e si concentrano sui rapporti fra Berlusconi, DellUtri e Cosa Nostra. Intervistando, fra gli altri, Borsellino. Il tema interessa molto la pay-tv francese, anche perché il Cavaliere imperversa in Francia con La Cinq e si affaccia sul mercato della tv criptata, in concorrenza con Canal Plus. Poi però il suo sponsor Mitterrand perde le elezioni e il nuovo presidente Chirac mette i bastoni fra le ruote a La Cinq, che di lì a poco fallisce. Canal Plus perde ogni interesse sulla figura di Berlusconi: il reportage non andrà in onda.




Ma i tre quarti dora di chiacchierata con Borsellino tornano dattualità quando, nel gennaio 94, Berlusconi entra in politica. Calvi contatta Leo Sisti dellEspresso, che pubblica la trascrizione integrale nella primavera 94. AllEspresso viene inviato un pre-montaggio ufficioso e un po sbrigativo di una decina di minuti, con sottotitoli in francese, per attestare la genuinità dellintervista. La vedova Borsellino, Agnese, chiede una copia della cassetta come ricordo personale. E la consegna ai pm di Caltanissetta che indagano su Berlusconi e DellUtri come possibili mandanti esterni di via DAmelio. Una copia finisce nelle mani di Sigfrido Ranucci e Arcangelo Ferri, che nel 2000 preparano uno Speciale Borsellino per RaiNews24.

FONTE: l'AnteFatto

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