martedì 14 febbraio 2012

FumettoForum - Lenore - Roman Dirge




La casa editrice Ellint offre la possibilità di reperire le due raccolte dedicate al personaggio di Lenore, “Piccole ossa” e “Piccole ossa crescono“, che racchiudono quasi un decennio di vignette che un qualsiasi fan di Tim Burton, del non-sense e del disgustoso apprezza all’istante con nero giubilo.

Disegnata dal darkettone Roman Dirge, descritta da Clive Barker come “piu’ divertente di un carro funebre guidato da pagliacci“, Lenore è la piccola morta vivente che vorremmo come amica svampita e cinica per risollevarci l’umore di fronte al pessimismo cosmico e alla fine del mondo.

Con l’aspetto di un pupazzo rinsecchito dai fermagli a teschio e gli occhioni da tossica, si aggira nel suo mondo fiabesco e putrescente insieme ad un gruppo di devastati e devastanti losers.

Mefistofelica ed ingenua (al limite dell’idiozia) al tempo stesso, trascorre la sua non vita in compagnia di un vampiro, Ragamuffin, trasformato da una strega in un innocuo e tenerissimo pupazzo di pezza che perde fili e bottoni e finisce sempre malissimo come Kenny di “South Park“, ed un pseudo-fidanzato, Mr. Gosh, dal volto eroso dai vermi, e coperto da un sacchetto, che lei regolarmente maltratta, insulta e massacra ad ogni occasione.

Assolutamente spassosa, le sue strisce sono intervallate da tatuaggi e vignette create ad hoc per allargare il suo mondo e inquadrarne ancor meglio il personaggio: apatico, amorale, surreale e crudelmente infantile.



E se non bastasse, la sua corte dei miracoli è costituita anche da inquietanti amici serial-killer vestiti in smoking e mascherati da animali impagliati, tra cui l’inquietante Taxidermy.

Da vera first lady di un mondo alla Cappuccetto Rosso, mostri compresi, ama bighellonare circondata dai suoi strambi adepti, si concede crisi isteriche e scatena pure le ire dell’inferno quando verrà liberata dalla sua tomba, salvo riuscire ad accativarsi pure Pooty, l’omino di latta armato di forcone magico inviato dal diavolo a cercarla.

Mentre le orde luciferine, sotto forma di zombie nazisti, invaderanno la Terra per colpa sua, lei si concederà placida un picnic con Mister Muffin (una specie di barbietola gigante) lasciando che se la sbrighino, a suon di sbudellamenti ed esplosioni, i suoi amici.

Una reginetta del non-fare, del non-vivere, del non-coinvolgersi; un’inconsapevole piccola stronza, amabile proprio perchè naturale.

Come le morti che accidentalmente causa a tutti i gattini di cui si prende cura.



Il gusto per l’eccesso, il dettaglio raccapricciante in un contesto umoristico, le atmosfere tra il gotico e il fatato, rendono Lenore un fumetto sfizioso, brillante e genialoide, quanto vuoto come un piacevole ozio che ci si concede.

L’escapismo macabro di Lenore, proprio perchè gratuito e sfacciato, lo ha reso un piccolo cult del fumetto indipendente in grado di regalarci risate che ci seppelliranno letteralmente.

FONTE: lennynero.wordpress.com

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ALTRA OPERA DI ROMAN DIRGE CHE NON HO ANCORA LETTO:


FONTE DELLE FOTO: invaderzim

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