sabato 16 maggio 2009

Da stamattina è nato ufficialmente WolframAlpha


E’ uscito Wolphram Alfa. L’unico modo di conoscerlo davvero è provarlo: qui.

Una rassegna delle caratteristiche di questo progetto in fase sperimentalissima è fatta (in inglese) sul blog Smarterware.

Come dice Giuseppe Granieri presentandolo è più vicino a Wikipedia, per certi versi, che alla ricerca d’impulso cui ci ha abituati Google con la sua potenza immediata, efficiente. Non metteteci dentro il vostro cognome, non ne uscirà niente. Io non ci ho messo il mio ma quello del presidente del Consiglio. Il motore era sorry, non aveva occorrenze.

Ma ciò che cambia in modo radicale, rispetto alla nostra esperienza di utilizzatori di motori, è la presentazione del risultato. Nessun alunno di scuola media potrà mai copiare da questi risultati in modo bruto. Si tratta di schede, molto lavorate, dove l’informazione è “calcolata” in modo da rappresentare un contenuto unico. Si guardi sotto la scheda per “Obama”. Anche se si tratta, in tutta evidenza, di risultati che hanno quasi la forma della “demo” più che quella di un servizio definitivo, è interessante che la presentazione sia fatta per stimolare ulteriore conoscenza, per lasciarti affamato.

Torna un concetto di ricerca organizzato in modo tassonomico, secondo precise categorie e una pianta dei contenuti. Se si clicca sulla “formula”, il sistema vi spiega anche qual è il percorso col quale è arrivato a localizzare un certo contenuto, o meglio come quel contenuto è classificato dentro il suo archivio.

Al momento un gioco molto “geek”, fatto per non piacere alla cultura umanista. Ma molto intrigante per i possibili sviluppi futuri, se si accetta di vederlo come una sorta di piccolo nocciolo duro, attorno al quale si potranno aggregare funzioni e contenuti aggiuntivi.
In italiano ne ha scritto tempo fa Punto Informatico, ma all’epoca non c’era ancora ciò che c’è oggi, il servizio in linea.


Fonte: Scene Digitali di Vittorio Zambardino

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